
05 Nov Partire verso un mare infinito
“Non potrai mai attraversare l’oceano, se non hai il coraggio di perdere di vista la riva”.
Immagino Colombo che dice queste parole a sè stesso e ai suoi uomini, prima di salpare dalle coste europee per intraprendere una viaggio che avrebbe cambiato la concezione del mondo. Ora che anche io mi accingo a viaggiare verso gli stessi lidi, verso il Sud America, mi sento un po’ un esploratore come lui, anche se il senso di esplorazione che provo è un po’ più intimo e meno scientifico. Parto per questa avventura perchè sento che è arrivato il momento di sperimentare, di mettermi alla prova, perchè “viaggiamo anche per conoscere noi stessi”. Quante volte sono salita su una barca lasciandomi alle spalle la riva senza degnarla neppure di uno sguardo, la sicurezza che sarei tornata quando avrei voluto e lei sarebbe stata li ad accogliermi.
Qualche giorno fa ho intrapreso il viaggio più lungo della mia vita, uno di quelli che inizi e non sai davvero quando finirà, perchè è così che deve essere un viaggio, dovrebbe essere vita, e la vita non ha scadenza, va dove deve andare senza preoccuparsi troppo di quello che succederà il giorno seguente. Quando cominciamo a mettere date di scadenza non stiamo viaggiando, siamo solo andati a fare una vacanza. Potrei dirvi che ho iniziato questo viaggio perchè avevo voglia di vedere il mondo, di scoprire paesi nuovi, di ammirare le meraviglie della natura che ho visto solo in foto. In fondo, viviamo in un’epoca in cui le distanze si sono accorciate incredibilmente, perchè non approfittarne! L’ho fatto perchè viaggiare è vivere un’altra vita, è essere qualcun altro; l’ho fatto perchè viaggiare è conoscere sè stessi. Se state leggendo questo articolo nel blog di PachaMaMa’s saprete già che non sono partita da sola, con me c’è Marco, lui si che di partenze ne ha fatte: ha già fatto il giro del mondo, letteralmente! (date un’occhiata al progetto StarWay to Sydney) Eppure a scrivere questo articolo ha voluto che fossi io, mi ha detto “Per te è la prima volta”. Onestamente non riuscivo a capire cosa volesse dire: mentro eravamo a casa, intenti nei preparativi pre-partenza non avevo grandi agitazioni, nessuna incertezza o preoccupazione, ero solo molto eccitata all’idea di aver preso un volo solo andata per il Sud America. Ormai siamo in viaggio, l’eccitazione è stata sostituita dai sintomi del jet lag e comincio a realizzare cosa volesse dire Marco: averlo affianco mi dà un caldo senso di tranquillità, eppure mi sento spesso sola, vivo da sola le sensazioni che mi arrivano addosso e non si tratta di qualcosa di esterno, ma piuttosto ondate di sensazione che lentamente riemergono da dentro di me, come se viaggiare avesse acceso una riscoperta di me stessa che non pensavo fosse possibile. Arrivati a 30 anni si è convinti di conoscersi abbastanza bene, di avere chiaro in mente cosa possiamo o non possiamo fare, eppure dal primo giorno che ho messo lo zaino in spalla mi sono accorta che ci sono tante cose di me che non conosco e che oggi osservo con grande curiosità. Non è il mondo che è diverso, siamo noi che ci comportiamo in maniera diversa: mi guardo intorno a Cali, a Lima come a Roma e non vedo tante differenze, forse i tempi saranno diversi, ma le abitudini umane sono quasi sempre le stesse in tutto il mondo. Le persone ti guardano nello stesso modo, le mode vanno e vengono, quello che è vintage per noi è attuale per loro, i cibi sono molto più simili di quello che immaginiamo, siamo noi che siamo diversi. Pensiamo di poterci comportare in modo diverso in ogni posto, di adattarci alle situazioni, ma non funziona così: la verità sta nell’essere noi stessi ovunque, mostrare sempre il nostro vero io e aprirci a quello che il viaggio ci regalerà, perchè in pochi giorni ho visto questo: quando il viaggio parte va da solo e tutto arriva, quasi senza cercarlo. Viaggiare è un bel modo per conoscere sè stessi, per cercare il proprio vero io e poi mostrarlo a tutti senza paura: questo è il regalo più grande che spero di ricevere da questa avventura.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
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